"Appunti" fotografici sul Compianto di Niccolò dell´Arca, Tra la vita e la morte

Video-conferenza, giornata di studi a cura di Daniele Pascale Guidotti Magnani, Oratorio di Santa Maria della Vita, Bologna, marzo 2016.

Campo aperto

Tutto è natura, organizzata da Sergio Risaliti, testo di Serena Trinchero, Museo Novecento, Firenze, maggio/settembre 2018.

Phototrace, occhio-mente-cuore,
organi analogici nell’era digitale

Incontro/tavola rotonda organizzata da Le Murate,
Progetti Arte Contemporanea, Firenze, settembre 2015

Metafora di un mondo altro

A cura di Raul Ernesto Dominguez, S.A.A.M./Schema polis Carmignano (PO), settembre 2015.

Institut Culturel Italien

Exposition
Les Pietà de Michelagelo

Photographies de Luciana Majoni

14 septembre-11 octobre 2013

Vernissage: samedi 14 septembre à 11h30

Vernissage de l’exposition samedi 14 septembre à 11h30. À suivre, un apéritif-concert du Duo Chiara Pavan (flûte) et Eugenia Canale (piano), organisé avec le Festival Suona Italiano.

Dans le cadre des Journées Européennes du Patrimoine et à l’occasion de la XIII° Semaine de la Langue Italienne consacrée cette année au thème « Recherche, Découverte, Innovation : l’Italie des Savoirs », l’Institut Culturel Italien est heureux de présenter l’exposition de photographies de Luciana Majoni dédié aux quatre Piétés de Michel-Ange.

De la lisse surface du visage de la Vierge de la Pietà du Vatican, jusqu’à le célèbre non-finito de sa dernière œuvre d’art, la Pietà Rondanini, où les figures du Christ et de la Vierge se mêlent dans la matière, en passant par la Pietà de Palestrina et la Pietà Bandini, la photographe nous accompagnera a la découverte de la spiritualité néo-platonique de l’artiste le plus connu de la Renaissance. Une conférence, le 10 octobre, tenue par Franca Falletti, ancienne directrice des Galeries de l’Académie de Florence, nous permettra d’approfondir le thème de la restauration des œuvres d’art en marbre et d’explorer le motif de la piété dans la production de Michel-Ange.

L’exposition sera enrichie par une section qui retrace l’histoire et les activités de l’Institut Supérieur pour la Restauration de Rome et, en collaboration avec la RAI, par la projection du documentaire de Bruno Giordani sur la restauration de la Pietà du Vatican après l’attentat de 1972.

Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia
6, rue Fernand Pauriol
13005 Marseille
Tel. 04 91485194
www.iicmarsiglia.esteri.it
iicmarsiglia@esteri.it

Selon saison

in collaborazione con S. Trinchero,
installazione fotografica nello studio dell’artista, Firenze, settembre 2013

Institut Culturel Italien de Marseille

Jeudi 25 OCTOBRE 2012 A 18H00

Conférence de Franca Falletti
Le David cittadino di Firenze

A l’occasion de la clôture de l’exposition : David: un cittadino di Firenze, Franca Falletti, directrice de la Galleria dell’Accademia de Florence, présente la conférence : David di Michel-Ange et sa restauration. En présence de la photographe Luciana Majoni.

Le thème principal de la conférence est l’investigation historique, visuelle et scientifique, ainsi que les opérations de restauration, sur une œuvre significative de l’art de la Renaissance Italienne : le David de Michel-Ange.

L’exposition est présentée dans le cadre de la XIIe Semaine de la Langue Italienne.

En 34 images de la célèbre statue de Michel-Ange, les artistes, Aurelio Amendola, Maria Brunori et Luciana Majoni, ont saisi l’image du David entre 2002 et 2004, années dédiées à sa restauration. Laissant émerger au travers de ses formes plastiques sa profonde et vibrante charge émotive. En complément de ces photos et d’une maquette de la statue à l’échelle, aimablement prêtée par la Galleria dell’Academia de Florence, la photographe Luciana Majoni nous présente ses récents clichés de la capitale de la Renaissance. La photographe Elena Perlino a photographiè la statue de David à Marseille, qui est une copie du célèbre David de Michel-Ange. Elle fut offerte à la Ville par le marbrier-sculpteur Jules Cantini en 1903, et placée près des plages du Prado.

Istituto Italiano di Cultura
6, rue Fernand Pauriol – 13005 Marsiglia
tel. 04 91 48 51 94 – fax 04 91 92 67 90
iicmarsiglia@esteri.it
www.iicmarsiglia.esteri.it

Osservazione della natura in stato di quiete. Da Benjamin a Bourriaud

Dalla rappresentazione della realtà nell’era della riproducibilità alla espressione artistica nell’epoca contemporanea della post-produzione. A cura di Paola Bortolotti

Artisti invitati:
Piero Gilardi, Virgilio Sieni, con: Michele Chiossi, Rolando Deval, Giovanni Ozzola, Luciana Majoni, Daniela Perego, Cristiana Palandri, Caterina Sbrana, Deva Wolfram.

Il 29 settembre 2012 si inaugura al Museo Marino Marini una mostra collettiva, a cura di Paola Bortolotti, che vuole offrire un approfondimento di studio sulla maniera in cui gli artisti affrontano - nel nostro tempo, quello di Internet - la sfida della rappresentazione del reale, in un mondo sempre più saturo di immagini. Una mostra che illustrerà come la natura sia interpretata oggi nella produzione artistica, indagando sull’intenzione rappresentativa.

Un evento artistico che attraverso un confronto tra varie opere, e differenti media, riproporrà l’interrogativo su cosa sia oggi quella caratteristica di unicità, se persiste, quell’alone dell’opera “originale” cui si riferiva Walter Benjamin (Das Kunstwerk im Zeitalter seiner technischen Reproduzierbarkeit, 1936), e ne suggerisca una interpretazione attualizzata. Secondo il pensiero di Benjamin, tecniche come il cinema o la fotografia invalidavano la concezione tradizionale di autenticità dell'opera d'arte. A distanza di oltre settant’anni, nell’epoca di Internet e della post produzione, il problema si pone ancora? E in quale maniera? L’artista crea una realtà a se stante, non più una rappresentazione dell’oggetto reale, e non è incline a dare un significato definitivo alle immagini. La vera arte non copia la natura e il concetto tende a coincidere con la realtà. Ma anche se questo processo del pensare per immagini artificiali si è profondamente radicato nell’idea di estetica, cosa rende oggi plausibilità ad un’opera per chiamarla arte?

La società stessa è un repertorio di forme e di immagini, suggerisce Nicolas Bourriaud (Post production. La culture comme scénario: comment l’art reprogramme le monde contemporain, 2004). In un passaggio di questo saggio lo studioso scrive: “Grazie al recupero di prodotti già in uso, i nouveaux realistes sono i primi paesaggisti del consumismo, gli autori delle prime nature morte della società industriale”, giungendo infine a concludere che: “Sta a noi...giudicare le opere d’arte in funzione dei rapporti che producono all’interno del contesto specifico nel quale si manifestano. Perché l’arte è un’attività che consiste nel produrre rapporti con il mondo, e nel materializzare - in una forma o nell’altra - le sue relazioni con lo spazio e col tempo”. Bourriaud vuole suggerire che ogni vero artista è a conoscenza delle esperienze e delle scelte iconografiche precedenti alle proprie, quindi è predisposto a usare e rielaborare forme e linguaggi noti, non necessariamente deve inventarne dei nuovi, anche quando ha a disposizione materiali e macchinari innovativi. E’ l’opera, quindi, che fa rete e resta mezzo di comunicazione, link tra passato e presente, portando un valore aggiunto di indicazioni sul futuro.

La mostra collettiva “Osservazione della natura in stato di quiete. Da Benjamin a Bourriaud” tenterà di analizzare, attraverso opere che si apparentano soltanto come rilettura e rielaborazione, alla composizione detta “natura morta” - e attraverso media diversi, dalla fotografia analogica alla digitale, dal video alla performance, dalla pittura al disegno, alla scultura e l’installazione - come l’arte oggi produce e rielabora questo rapporto con il mondo contemporaneo, come si relaziona con questo, e quindi con la natura delle cose, e infine cosa ha sostituito il concetto di aura nel XXI secolo.

Inaugurazione: 28 settembre 2012. Fino al 3 novembre 2012

Firenze, 19 luglio 2012

Vimeo

Luciana Majoni from CCC Strozzina on Vimeo.

Intervista a Luciana Majoni

Martedì 22 Novembre 2011 al Cinema Odeon di Firenze per la rassegna Lo Schermo dell'Arte proiezione in anteprima delle video-interviste negli studi degli artisti Andrea Ferrara, Luciana Majoni e Robert Pettena per la serie Open Studios curata da Strozzina CCC, Centro Cultura Contemporanea di Palazzo Strozzi, Firenze

Schermo dell'Arte


Vimeo

Luciana Majoni from CCC Strozzina on Vimeo.

La ricerca fotografica

La ricerca fotografica di Luciana Majoni (1980-2010)

Mercoledi 17 marzo 2011, ore 17 - Salone Magliabechiano della Biblioteca degli Uffizi- Piazzale degli Uffizi - Firenze
discussione critica di Anna Maria Amonaci
Introduce Jennifer Celani
Sarà presente l’artista

Les Pietà de Michel-Ange
Photographié par Luciana Majoni

17-19 SEPTEMBRE 2010
Salon du Made in Italy - Luxexpo
AVANT-PREMIERE EXPOSITION D’ART
JEUDI 14 OCTOBRE 2010
17H30 - Bibliothèque Institut, Grund
VERNISSAGE EXPOSITION D’ART

L’Istituto Italiano di Cultura présentera au Salon du Made in Italy « Italia Dimensione 2000 » l’avant-première de l’exposition de la photographe Luciana Majoni où seront exposées les 14 représentations des Pietà de Michel-Ange, génie absolu de la sculpture.

A l’occasion de la X semaine de la langue italienne, intitulée “L’italien, le nôtre et celui des autres”, l’exposition sera ensuite présentée au public de la Bibliothèque de l'institut Italien de Culture, du 15 octobre au 5 novembre 2010.

Pour Renseignements:
Istituto Italiano di Cultura - Tél. 00352 2522741 - FAX 00352 252279
7, rue Marie Adélaïde, L-2128 Luxembourg
segreteria.iiclussemburgo@esteri.it

Mostra fotografica Interpretare il  David

3 modi per leggere il Michelangelo

Il 12 Settembre 2008 a Lussemburgo, nell’ambito della Fiera Italia Dimensione 2000, VIII edizione del Salone biennale del “Made in Italy”, verrà inaugurata in anteprima la mostra fotografica Interpretare il David - 3 modi per leggere il Michelangelo con le opere di Luciana Majoni, Aurelio Amendola e Maria Brunori. L’evento, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con la Galleria dell’Accademia – Polo Museale Fiorentino e con la Camera di Commercio Italo-Lussemburghese, vede come protagonista la celebre statua di Michelangelo. L’obiettivo dei tre artisti si é soffermato sul David durante il periodo del restauro, proprio per cercare di cogliere, lontano dall’ assuefatto sguardo turistico, prospettive sconosciute.

I fotografi hanno immortalato la statua durante tre differenti fasi del restauro, e ciascuno ha scoperto nuove luci e forme, dando vita a 15 innovative opere in bianco e nero. Aurelio Amendola ha ritratto il David valorizzando i tagli di luce, come se fosse esposto ai riflettori di un palcoscenico; Luciana Majoni ha scorto un essere di carne e sangue, attraverso i volumi ed il vigore plastico. L’ultima campagna fotografica, in ordine di tempo, é stata quella di Maria Brunori, la quale attraverso un ponderato studio ha voluto ridare all’opera l’antico splendore e coglierne le possibili mutazioni. Il risultato é una triade di lavori che crea nuove vie di lettura di un capolavoro che tutti credevano di conoscere in ogni suo aspetto e dona un’inedita immagine del mito, sarà presente la fotografa Luciana Majoni.

Interpretare il David- 3 modi per leggere Michelangelo
Anteprima: 12 Settembre 2008, ore 16.00.
La mostra rimarrà aperta fino dal 12 al 14 Settembre 2008 - Luxexpo, Hall 2A/2B/2C
Inaugurazione: Biblioteca dell’Istituto Italiano di Cultura
13, rue St-Ulric, L-2651 Luxembourg-Grund,
giovedì 25 settembre alle ore 17.30 e rimarrà aperta fino al 24 ottobre 2008
Orari di visita dalle 16.00 alle 18.00 dal lunedì al venerdì.
La mostra potrà esser visitata in altri orari su prenotazione.

Conferenza: Il David e il suo restauro
Franca Falletti,Direttrice della Galleria dell’Accademia
Museo Nazionale di Storia e arte
Marchè-aux-Poissons
giovedì 25 settembre alle ore 19

Apertura eccezionale della mostra: sabato 27 settembre con visite guidate in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio.
Info: Istituto Italiano di Cultura - Tel. 00352 2522741
Con preghiera di pubblicazione/diffusione
Grazie per la cortese attenzione

Fotografia d'autore da Henry Cotton's

A Gennaio 2009 durante la 75° edizione di Pitti Immagine Uomo, il magazzino ’07, consueta location per la presentazione delle collezioni Henry Cotton’s, si veste di una nuova ed esclusiva installazione.
Ad accompagnare la visita all’interno dello stand, oltre ai manichini e alla suggestiva scenografia, quest’anno le pareti saranno arricchite dalle opere della nota artista fiorentina Luciana Majoni. Un lavoro di documentazione fotografica degli allestimenti dell’architetto Roberto Gerosa, curatore dello stand di Henry Cotton’s, prodotto dall’artista tra il 2004 e il 2008.
Si tratta di 52 stampe d’autore in bianco e nero, intervallate da dieci opere a colori che brillano come punti luce all’interno delle tonalità monocrome. In questi ultimi quattro anni ad ogni appuntamento di Pitti Uomo l’atmosfera di fantasia e di gioco ricreata da Gerosa per il mondo Henry Cotton’s è stata catturata dalla fotografa.
Come in un teatro in cui si alternano le varie scene, Luciana Majoni ha scelto di ritrarre prima l’insieme, poi i particolari, come fossero la firma dell’architetto. L’obiettivo è quello di cogliere l’atmosfera e catturarla nello scatto per poi riproporla sulla carta stampata.
E qui subentra la scelta del supporto: la stampa d’autore su preziosa carta cotone con inchiostro al carbone per ottenere un effetto acquerello e tonalità calde ed intense. L’impressione che se ne ricava è quella di trovarsi all’interno di una stanza delle meraviglie, la “Wunderkammer” dei collezionisti di oggetti straordinari.

Luciana Majoni si diploma all'Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1976.
Dopo una prima fase, caratterizzata dalla fotografia concettuale, Luciana Majoni esordisce alla fine degli anni settanta con immagini già postmoderne, caratterizzate da particolari di frammenti antichi di forte carica evocativa.
In seguito, per un intero decennio, si applica su fotografie da lei stessa scattate delle opere di musei stranieri, in particolare dell'Hermitage di San Pietroburgo.
Lavori recenti si concentrano invece sulla figura, soprattutto dei volti femminili, con richiami espliciti alla pittura del passato: figure eteree che si dissolvono nell'ombra mettendo in luce la tensione spirituale che pervade l'immagine. L’intento è di rendere viva la bellezza intrinseca nell’arte.
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